AGCOM: Relazione annuale 2025 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro

AGCOM

16/7/2025

 

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato la Relazione annuale 2025 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro.

Nel discorso di presentazione di questa mattina al Senato, il Presidente AGCOM  Giacomo Lasorella ha evidenziato, come dato più significativo, che la televisione non rappresenta più il principale mezzo di informazione per gli italiani. Trend confermato anche della composizione dei ricavi nel settore dei media.

I ricavi pubblicitari delle piattaforme sono aumentati in 7 anni di circa il 250%, passando da quasi 2 miliardi nel 2016 a circa 7 miliardi di euro nel 2023. Ciò sta determinando una modifica degli assetti del mercato, con una crescita, nel Sistema integrato delle comunicazioni (SIC), del peso di attori come Alphabet/ Google, Meta/Facebook, Amazon e Netflix, accanto agli attori tradizionali quali RAI, Comcast Sky, Fininvest, Discovery e Cairo Communication. In tutto ciò, non va dimenticato che la tecnologia continua a correre, ponendo la necessità di ulteriori interventi normativi europei, quali, ad esempio, l’annunciato Regolamento europeo sulle reti digitali (Digital Networks Act), destinato ad aggiornare significativamente il quadro esistente. A proposito, ha ricordato che, in linea con le riflessioni in corso in ambito europeo, AGCOM ha avviato lo scorso mese di marzo, prima tra le varie autorità di settore, una specifica riflessione sul ruolo delle Content Delivery Networks e sulla possibile applicazione ad esse del regime di autorizzazione generale previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche.

Passando al settore dei media, ha rilevato come il numero degli utenti unici di siti e app delle piattaforme online di video on demand a pagamento si colloca mediamente al di sopra dei 15 milioni mensili e che analizzando la concentrazione del settore televisivo, se ne riscontra una diminuzione complessiva: i primi tre operatori (Rai, Comcast/Sky e Fininvest) detengono il 69% del mercato ma si rafforza l’incidenza delle piattaforme online (Netflix, DAZN, TIM, Amazon, The Walt Disney Company). Ha inoltre ricordato come l’AGCOM abbia avviato una consultazione sulle linee guida per gli influencer, in attuazione del TUSMA, e ha ribadito l’importanza di un sistema unico e condiviso di misurazione degli ascolti digitali.

In merito alla direttiva copyright, ha segnalato tre questioni. La prima sul tema del cosiddetto “equo compenso” per gli editori in relazione allo sfruttamento in ambiente digitale delle pubblicazioni di carattere giornalistico. La seconda questione riguarda i diritti connessi: l’Autorità ha approvato il Regolamento per il calcolo delle rappresentatività degli organismi di gestione collettiva (OGC) che reca importanti chiarimenti in ordine all’ambito applicativo di questa disciplina, attraverso una articolazione più puntuale delle tipologie di sfruttamento, così come delle categorie dei titolari dei diritti. Infine, sul fronte della lotta alla pirateria online, l’Autorità ha rafforzato significativamente la propria azione estendendo l’ambito di intervento della piattaforma Piracy Shield anche ai fornitori di servizi VPN e DNS pubblici, ovunque residenti.

Si segnalano di seguito alcuni dei capitoli della Relazione annuale 2025 di maggior interesse per il settore:

  • 3.4    Gli obblighi in materia di opere europee e di produttori indipendenti           

L’Autorità ha avviato una consultazione pubblica, al fine di modificare il Regolamento quote che, contestualmente, è stato allineato alle altre modifiche del Testo unico – conclusasi con l’adozione della delibera n. 70/25/CONS del 6 marzo 2025.

Nel 2024, è stata concessa una deroga agli obblighi di investimento in opere cinematografiche di espressione originale italiana e tre esenzioni dagli obblighi di investimento in opere europee.

In merito all’attività di vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione e investimento in produzione audiovisiva europea ed indipendente nel 2023 il valore medio della programmazione di opere europee da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi lineari nazionali si attesta al 67%. Per quanto riguarda le opere audiovisive di espressione originale italiana, il valore medio si attesta al 42%.

  • 3.6    Le linee guida sugli influencer

L’Autorità è intervenuta nell’ambito del fenomeno del c.d. influencer marketing, mediante la delibera n. 7/24/CONS con la quale sono state adottate apposite linee guida volte a facilitare il rispetto delle disposizioni del Testo unico da parte degli influencer e figure similari ed è stato avviato uno specifico tavolo tecnico. Successivamente, con la delibera n. 472/24/CONS, è stato sottoposto a consultazione pubblica lo schema di codice di condotta elaborato dal tavolo tecnico e sono state, altresì, proposte alcune modifiche mirate alle linee guida.

 

  • 2       L’evoluzione del quadro regolamentare nazionale e dell’Unione europea in merito ai servizi internet e alle piattaforme online

Regolamento DSA: con la designazione di AGCOM quale coordinatore dei servizi digitali in Italia, l’Autorità effettua il coordinamento con la Commissione UE, con i Coordinatori dei servizi digitali degli Stati membri e con le Autorità nazionali competenti. Inoltre, AGCOM è diventata membro del Comitato europeo per i servizi digitali (European Board for Digital ServicesEBDS) previsto all’articolo 61 DSA e pienamente operativo dal 17 febbraio 2024, con riunioni a cadenza mensile. Il programma di lavoro per il 2025 ha istituito otto gruppi di lavoro tematici (WG), presieduti dalla Commissione, cui partecipano gli esperti nazionali designati dai coordinatori die servizi digitali, tra i quali è nominata un’autorità nazionale con il ruolo di Vicepresidente. Ciascun gruppo si occupa di un aspetto specifico del regolamento sui servizi digitali. AGCOM riveste il ruolo di Vicepresidente del WG 1 – Horizontal and legal issues, che ha il compito di esaminare questioni legate allo stabilimento principale del prestatore di servizi intermediari, tematiche afferenti all’ambito soggettivo di applicazione del Regolamento, aspetti legali per l’individuazione e classificazione dei servizi intermediari e il calcolo del numero di destinatari del servizio ai sensi dell’art. 24 DSA.

Regolamento DMA: l’AGCOM partecipa al DMA High Level Group13. Il gruppo, presieduto dalla Commissione, è composto da rappresentanti delegati dalle reti di cooperazione regolamentare. Nel periodo di riferimento si sono svolte tre riunioni del DMA High level Group oltre agli incontri di livello tecnico che si svolgono nell’ambito di sottogruppi tematici dedicati. Tra questi si segnala l’istituzione di un gruppo di lavoro, cui AGCOM partecipa, dedicato all’intelligenza artificiale e al coordinamento normativo tra DMA e AI ACT. Considerato che l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale (IA) e delle relative applicazioni è destinato a incidere profondamente sui mercati regolati e sui diritti che l’Autorità è chiamata a tutelare, AGCOM ha dato impulso a una serie di attività. È stato inizialmente istituito un Comitato sull’intelligenza artificiale (delibera n. 11/24/CONS), composto di esperti e docenti universitari15, a supporto dell’attività istituzionale nazionale e internazionale. Successivamente, in sede di riorganizzazione degli Uffici l’Autorità, si è dotata di una specifica struttura (l’Ufficio per l’intelligenza artificiale) finalizzata a svolgere attività di studio e analisi in materia di big data e IA. L’Ufficio è anche preposto al coordinamento delle attività del Comitato sull’intelligenza artificiale.

  • 3.1 L’attuazione del Digital Services Act e le attività realizzate dall’Autorità come Digital Services Coordinator

Nell’ambito della Direzione per i servizi digitali e tutela dei diritti fondamentali è stato istituito l’Ufficio Digital Service Coordinator, chiamato a svolgere le attività relative all’esercizio di detta funzione e i connessi poteri previsti dal DSA. Con delibera n. 283/24/CONS, l’Autorità ha approvato il “Regolamento di procedura per il riconoscimento della qualifica di segnalatore attendibile ai sensi dell’art. 22 del DSA” che stabilisce le modalità per la presentazione delle istanze e lo svolgimento dell’istruttoria al fine di verificare il possesso da parte dei soggetti istanti dei requisiti di capacità, competenza, indipendenza dai fornitori di piattaforme online e capacità a svolgere l’attività di segnalazione in modo diligente, accurato e obiettivo. Dal 15 settembre 2024, data di entrata in vigore del regolamento, sono state presentate nove istanze da parte di associazioni e società prevalentemente attive nella protezione dei diritti di proprietà intellettuale, nella tutela dei minori, dell’informazione, dei consumatori. Nel periodo considerato, la qualifica è stata riconosciuta a quattro soggetti attivi nell’ambito della protezione dei diritti di proprietà intellettuale (Argo Business Solutions S.r.l. – delibera n. 26/25/CONS, Barzanò & Zanardo S.p.A. – delibera n. 71/25/CONS, Federazione contro la pirateria musicale e multimediale, delibera n. 118/25/CONS) e nella tutela dei minori (Telefono azzurro – delibera n. 91/25/CONS).

  • 3.2    L’applicazione del Regolamento in materia di diritto d’autore online           

Nel periodo di riferimento tra il 1° maggio 2024 e il 30 aprile 2025 sono pervenute 388 istanze, di cui il 63,7% è stato trattato con rito abbreviato, mentre la restante parte con rito ordinario. Il 6,7% delle istanze ha dato luogo a procedimenti cautelari, mentre il 40,7% ha riguardato reiterazioni di violazioni già precedentemente accertate. Per la prima volta dall’entrata in vigore del Regolamento, si è registrato un calo delle istanze ricevute, imputabile all’entrata in funzione della piattaforma Piracy Shield. L’unica tipologia di istanza che ha registrato un significativo aumento (+47%) è quella destinata alla trattazione con rito ordinario, ossia le istanze relative ad un’unica opera o a un esiguo numero di opere segnalate; in tale ambito, si è evidenziato un significativo aumento delle segnalazioni relative a opere audiovisive (con particolare riferimento alla categoria dei “corsi online”), ad opere sonore (in particolare le web radio) e a opere di carattere editoriale diffuse su piattaforme di messaggistica.

  • 3.3    Il funzionamento della piattaforma Piracy Shield

Nel periodo di riferimento tra il 1° maggio 2024 e il 30 aprile 2025 si evidenzia come sia cresciuto il numero dei soggetti operanti sulla piattaforma Piracy Shield: a questa, sono pervenute numerose richieste di accreditamento, atto propedeutico all’accesso e all’utilizzo della stessa piattaforma, quasi tutte da parte di Internet Service Provider e una da parte di un segnalatore. In totale, i soggetti accreditati alla piattaforma sono 330. Nello stesso periodo, sono stati adottati 12 ordini cautelari e bloccati tramite la piattaforma Piracy Shield, 28.041 FQDN e 6.104 Indirizzi IP che diffondevano illecitamente eventi sportivi trasmessi in diretta.

  • 3.6    L’attuazione del regolamento sulle collecting e la remunerazione di autori e artisti, interpreti o esecutori

Con delibera n. 95/24/CONS, l’Autorità ha approvato il Regolamento recante attuazione degli articoli 18-bis, 46-bis, 80, 84, 110-ter, 110-quater, 110-quinquies, 110-sexies, 180-ter della legge n. 633/1941, come modificata dal decreto legislativo n. 177/2021. L’allegato B della citata delibera (“Allegato tecnico”) contiene indicazioni operative ai fini dell’attuazione del calcolo della rappresentatività degli organismi di gestione collettiva (OGC) di cui agli artt. 7 e 8 del Regolamento. L’Autorità ha effettuato il calcolo della rappresentatività, in via transitoria e per il solo anno 2024, analizzando la media annua dei compensi incassati dalle collecting per la tipologia di diritto rilevante negli ultimi tre anni di attività, per poi passare, a partire dal 2025, al criterio del c.d. effettivo utilizzo. In un’ottica di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa e in ragione della portata generale del Regolamento e dei criteri riportati all’Allegato tecnico, l’Autorità ha ritenuto di estendere le modalità di calcolo della rappresentatività delle collecting ivi contenute anche per le finalità di cui al menzionato articolo 16-ter LDA (ritrasmissione di programmi televisivi o radiofonici).

Archivio del cinema italiano
Facebook Page Twitter Account YoutTube Channel Instagram Profile