LA CINA ALLA SCOPERTA DEL CINEMA ITALIANO

Maria Grazia Cucinotta, l’attrice italiana più famosa in Asia, rappresenta l’Italia nella giuria internazionale del 4° festival di Pechino che è iniziato ieri con una forte presenza (una “prima” assoluta) della nostra cinematografia. “Zoran il mio nipote scemo” di Matteo Oleotto concorre ai premi maggiori in una sfida eccitante che lo vede tra l’altro confrontarsi con un grande maestro come Wong kar-Wai che gioca in casa con gli ovvi favori del pronostico.

Ma gli organizzatori del festival hanno voluto rendere uno speciale omaggio all’Italia istituendo uno speciale Focus “Discovering Italy” in collaborazione con ANICA. Ci saranno tra l’altro i Fratelli Manetti con la prima di “Song ‘e Napule”, “La mia classe”  di Daniele Gaglianone che inaugura domani il ciclo di anteprime, “La ragazza del lago”, “Itaker”, “Scialla!”, “Pulce non c’è”, mentre la Cineteca di Bologna presenterà la versione restaurata di “Roma città aperta”. “Scopo del Focus – spiegano gli organizzatori – è proporre al mercato cinese in fortissima espansione e votato oggi all’internazionalizzazione del gusto del pubblico una visione moderna e varia del territorio italiano. C’è dunque spazio per titoli nuovissimi o degli ultimi anni ma con l’intento di mostrare a una nuova generazione di spettatori le mille facce dell’Italia che cambia attraverso il filtro impareggiabile del buon cinema e della creatività d’autore”. Scopo della presenza italiana al festival di Beijing, manifestazione ufficiale del governo cinese, è infatti incoraggiare un inedito dialogo produttivo tra le due cinematografie anche alla luce di un accordo di co-produzione che diventa finalmente operativo con norme attuative concordate dal MiBACT per l’Italia e dal Film Bureau per la Cina. Ne trarranno vantaggio in primo luogo i film italiani già in fase di realizzazione con Pechino (tra cui una coproduzione tenacemente voluta in prima persona da Maria Grazia Cucinotta) e i quattro progetti di produttori italiani ammessi al Forum di coproduzione che si inaugura domani al festival. L’attività di ANICA al Beijing Film Festival si iscrive nel più vasto ambito del “Progetto Cina” voluto dal Ministero per lo Sviluppo economico e dal Ministero per i Beni  Culturali, attuato da ANICA insieme a Ice, Luce Cinecittà, Unefa, 100 Autori, Scuola di Cinema, Film Commission italiane con il supporto dell’Ambasciata Italiana in Cina e dell’Istituto di cultura. La prossima tappa del Progetto Cina, coordinato da Giorgio Gosetti, sarà in giugno al Festival di Shanghai.

 

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