11/10/2025
Oltre 2.800 professionisti da 64 Paesi e più di 100 progetti presentati per l’undicesima edizione del Mercato Internazionale Audiovisivo, che cresce anche sui social e online.
Professionisti dell’audiovisivo provenienti da 64 Paesi del mondo hanno preso parte all’undicesima edizione del MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo, che si è conclusa ieri a Roma. L’appuntamento, promosso da ANICA e APA e diretto da Gaia Tridente, ha confermato la solidità del mercato e la sua centralità nell’industria internazionale. In linea con i risultati positivi dello scorso anno, il MIA 2025 ha registrato circa 2.800 partecipanti, segnando un ampliamento significativo nella rappresentazione geografica e nel coinvolgimento di operatori strategici provenienti da tutti i continenti. Un’espansione che ha contribuito a rafforzare il posizionamento del MIA come piattaforma globale di scambio e sviluppo per l’intera filiera audiovisiva.
Anche sul fronte digitale, la crescita è evidente: +30,5% di follower su Instagram, +22,7% su Facebook e +12% su LinkedIn, mentre il sito ufficiale ha segnato un incremento del 5,3% di visualizzazioni e del 6,7% di utenti attivi internazionali. Sono stati circa 500 i progetti ricevuti per il Co-Production Market e Pitching Forum, di cui 62 presentati ufficialmente e oltre 100 complessivi nelle diverse sezioni del MIA.
Durante la giornata conclusiva sono stati assegnati i MIA Awards 2025, che hanno premiato i migliori progetti presentati nel Co-Production Market and Pitching Forum: The Golden Butterfly di Goce Cvetanovski (Animazione), Edition 96 di Ahmad Naboulsi (Documentario), Aïnta! di Andreas Zoupanos Kritikos (Drama) e I Have to Fuck Before the World Ends di Andrea Benjamin Manenti (Film). Premi speciali sono stati assegnati anche a The Roaring Banshees (Sony Pictures Television Award), POV – Point of View (Paramount New Stories Award), Pestiferus Lupus (GEDI Visual Award), The Circle di Valeriu Andriuta (Screen International Award) e Roc e Lola (WIFTMI Award).
Alessandro Usai, Presidente di ANICA, e Chiara Sbarigia, Presidente di APA, hanno dichiarato: «Grande soddisfazione per il dato di affluenza al MIA, che certifica l’interesse di tutto il settore audiovisivo italiano e internazionale, verso il mercato che ANICA e APA hanno ideato insieme e realizzano da 11 anni. Ancor più, ci sembra molto interessante l’aumento della partecipazione, nell’edizione di quest’anno, alle singole giornate, che ci restituisce un feedback positivo verso il mix di organizzazione verticale dei dipartimenti editoriali. Di fondamentale importanza, è anche il significativo aumento dei Paesi che hanno partecipato quest’anno: l’ampliamento geografico intercontinentale non può che aprire a nuove prospettive di stimolo, di scambio e di incontro, sia in termini produttivi che distributivi. Siamo particolarmente fieri anche dei dati relativi al traffico del sito istituzionale, dove si registra nell’ultimo anno un incremento del 5,3% di visualizzazioni e del 6,7% di utenti attivi e dei canali social. In crescita anche MIA Digital, progetto nato durante la pandemia e fortemente voluto dalle due Associazioni. Un ringraziamento speciale a Gaia Tridente, a tutti i responsabili editoriali e all’intero team che ha reso possibili queste giornate».
Il Presidente ANICA Alessandro Usai ha aggiunto: «Anche quest’anno il MIA si conferma come uno dei principali punti di riferimento di networking dell’industria cineaudiovisiva internazionale. Un momento importante nel quale gli operatori provenienti da tutto il mondo si incontrano per scambiare progetti, idee e discutere possibilità di coproduzioni. Che questo momento si svolga in Italia, in particolare a Roma – che resta la capitale non solo del Paese ma dell’industria cinematografica e della produzione cineaudiovisiva – è di grande rilevanza. Quest’anno abbiamo registrato un aumento del numero dei Paesi che hanno partecipato al MIA sia in termini di prodotti che di delegazioni, e l’auspicio per il futuro è che si dia sempre più impulso alle presenze internazionali, proprio perché l’industria audiovisiva diventa sempre più globale e l’Italia è al centro di questi fenomeni creativi: molti prodotti vengono girati qui, l’Italia manifesta un fascino indiscutibile come ambientazione possibile di storie che travalicano i confini nazionali, ma proprio per questo è importante che dentro la compagine che produce queste storie ci sia, fin dall’inizio, anche il partner internazionale. Avere un momento in cui di queste cose si può discutere a un passo dai nostri uffici, diventa, per noi che facciamo questo mestiere, un’opportunità fondamentale. E il MIA è questo. Una grande opportunità da cogliere. In questo senso, lo stimolo che è emerso in queste giornate e che vorrei trasformare in un invito rivolto a tutti i componenti della filiera produttiva, è quello di ascoltare il nostro pubblico. Stanno emergendo nuovi target, fasce di età più giovani; nuovi gradimenti, come l’apprezzamento verso un prodotto di qualità; nuove richieste, come quelle di autrici e registe donne: concentriamoci su queste richieste e restituiamo nuove visioni. Come ANICA rappresentiamo tutte le anime dell’industria audiovisiva: produttori, distributori cinematografici, esportatori, industrie tecniche, editori e creators digitali, produttori di animazione. E gli streamers, che sono i committenti di molto prodotto internazionale: il Mercato Internazionale Audiovisivo è il momento in cui tutti questi player possono incontrarsi. Ringrazio la Direttrice del MIA Gaia Tridente e tutto il team per la splendida organizzazione».
Chiara Sbarigia ha aggiunto: «Come Associazione maggiormente rappresentativa dei produttori indipendenti italiani, e soci a nostra volta della maggiore Federazione dei produttori indipendenti europei, siamo soddisfatti dell’indirizzo che il MIA ha sempre più accentuato in questi anni, divenendo un mercato flessibile e innovativo, dedicato soprattutto alla facilitazione del networking e allo scambio di progettualità e competenze. L’industria audiovisiva italiana presente al MIA ha dato prova di saper competere globalmente con visione, talento e sostenibilità economica: valori che restano il cuore della sua evoluzione qualitativa. Il produttore indipendente è per noi il centro di questo sistema. Quindi, per restare al passo, e anzi, tentare di anticipare le tendenze di un mercato in continua trasformazione editoriale, tecnologica e di fruizione, siamo già, come associazione, in prima linea per la prossima edizione, dove affiancheremo alle attività consolidate nuovi elementi in linea con il contesto internazionale. Ringrazio la Direttrice del MIA Gaia Tridente, e Carla Vulpiani (Animation), Marco Spagnoli (Doc & Factual), Paolo Ciccarelli (Drama), Francesca Palleschi (Film), che hanno contribuito a rendere speciale anche questa edizione».
Gaia Tridente, direttrice del MIA, ha dichiarato: «Desidero innanzitutto ringraziare APA e ANICA – nelle persone dei rispettivi Presidenti, Chiara Sbarigia e Alessandro Usai – per il sostegno, la fiducia e il confronto continuo che rendono possibile l’ambizione di questo mercato. A loro, ai partner istituzionali e alla nostra comunità professionale va il mio più sincero apprezzamento. Questa edizione del MIA racconta la nostra natura internazionale: un mosaico di Paesi e culture che abbraccia Europa, America del Nord e America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia-Pacifico ha partecipato al mercato. Viviamo una fase di profonda trasformazione: nuovi equilibri finanziari, frammentazione dei pubblici, ridefinizione delle finestre, avanzamento tecnologico. In un contesto economico e geopolitico complesso, il MIA ha scelto di non arretrare, ma di rilanciare, mettendo in campo attività concrete a beneficio degli accreditati: dal rafforzamento del mercato di coproduzione e dei nostri programmi industry (Animazione, Doc & Factual, Drama e Film), al Book Adaptation Forum che unisce editoria e audiovisivo; dalle iniziative su XR e nuove tecnologie al programma verticale dedicato all’Intelligenza Artificiale; fino ai momenti di formazione, networking mirato e agli approfondimenti di mercato. È così che trasformiamo la complessità in opportunità, con Roma come destinazione dove le storie trovano slancio e futuro».