19/10/2022
Si è tenuto presso il Cinema Barberini appena rinnovato – nel corso dell’ottava edizione del MIA Mercato Internazionale dell’Audiovisivo – l’ultimo appuntamento dei seminari ANICA organizzati in collaborazione con la Direzione Generale Biblioteche e diritto d’Autore del MiC – Ministero della Cultura sul rapporto tra cinema e scrittura.
Ospite della nuova masterclass “Dalla Pagina al Grande Schermo” la sceneggiatrice Barbara Petronio, autrice di numerosi lavori per il cinema e la serialità tra cui “Romanzo Criminale – la serie”, “Suburra – la serie”, “Diavoli”, “ACAB” e vincitrice del David di Donatello per la miglior sceneggiatura originale per il film “Indivisibili”.
A seguire alcuni spunti di riflessione della Petronio emersi durante i lavori, moderati dal critico cinematografico e regista Marco Spagnoli.
IL MESTIERE DELLO SCENEGGIATORE
“Uno sceneggiatore deve innanzitutto avere una idea in cui crede e poi deve essere in grado di mettere insieme elementi diversi per creare una storia valida. Per trasmetterla agli altri, per raccontare e riuscire a “venderla”, deve avere anche competenze visive. Tutta la struttura del racconto, compreso il finale, devono essere chiari fin dall’inizio; se però durante lo sviluppo narrativo dovesse arrivare l’esigenza di cambiare, di spostare elementi narrativi, l’autore deve poterlo fare e deve essere in grado di cambiare il progetto narrativo”.
L’ADATTAMENTO E L’ISPIRAZIONE
“Un buon adattamento deve saper cogliere il senso di una storia ed avere il coraggio di stravolgerne, eventualmente, alcune parti. E’ una sfida interessante e complessa il passaggio dal romanzo al film o alla serie, andando ad esplorare il materiale narrativo. Nel caso di idee originali, l’ispirazione è molto casuale: è necessario leggere, guardare contenuti audiovisivi e prendere spunti da più parti, magari partendo da un’immagine per poi sviluppare il progetto. La ricetta unica non c’è; anche l’esperienza vissuta può far scaturire una storia”.