19/2/2025
Il 7 febbraio 2025 l’ANICA, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali, ha ufficialmente donato il suo archivio storico all’Archivio Centrale dello Stato, con l’obiettivo di garantirne la conservazione e facilitarne l’accesso pubblico.
Questa iniziativa, avviata nel giugno 2024 da Francesco Rutelli e portata a conclusione da Alessandro Usai e Gaetano Blandini per conto dell’ANICA e dei suoi associati, ha ricevuto immediato sostegno da parte di Andrea De Pasquale, direttore generale dell’Archivio Centrale dello Stato ed è stata seguita, per conto di quest’ultimo istituto, da Mirco Modolo.
L’archivio, composto da documenti conservati sia nella sede dell’ANICA a Roma che presso la Cineteca Lucana a Oppido Lucano (PZ), copre oltre 300 metri lineari. Esso documenta la storia dell’ANICA dalla sua fondazione (10 luglio 1944) fino al 2014, offrendo una risorsa preziosa per studiare l’evoluzione dell’industria cinematografica e audiovisiva italiana dal dopoguerra al XXI secolo.
Questo patrimonio documentale include materiali delle controllate storiche dell’ANICA, come Unitalia, IFE, AnicaExport e ACI, e riflette le relazioni con enti governativi e partner internazionali nella definizione di politiche legislative e di sostegno finanziario al settore. In particolare, l’archivio integra e arricchisce i fascicoli del Ministero dello Spettacolo già presenti nell’Archivio Centrale dello Stato, relativi ai finanziamenti pubblici per la produzione cinematografica dal 1944 al 2000.
Questa donazione rappresenta un’opportunità unica per approfondire gli studi sull’industria cinematografica italiana e valorizzare il patrimonio culturale e industriale del Paese nel corso del Novecento.