13 marzo 2024
Via libera dalle commissioni Cultura e Tlc della Camera al parere sullo schema di decreto recante il nuovo testo unico dei servizi di media audiovisivi (Tusma).
Nel parere sono contenute 19 osservazioni. Voto contrario di Pd, M5S e Avs, che avevano presentato delle proposte di parere alternative. Astenute Azione e Italia Viva. Lo schema di decreto si compone di quattro articoli: l’articolo 1 incide, con modificazioni e integrazioni, sul decreto legislativo n. 208 del 2021; l’articolo 2 introduce modificazioni meramente formali al medesimo decreto legislativo; l’articolo 3 reca disposizioni abrogative; l’articolo 4 contiene la clausola di invarianza finanziaria. Camera – Schema di parere favorevole.
“Le modifiche proposte – si legge nella relazione illustrativa del Governo – perfezionano l’impianto normativo e conferiscono maggiore chiarezza e omogeneità al contenuto del testo di decreto legislativo, al fine di meglio perseguire l’obiettivo del corretto funzionamento del mercato unico europeo per i servizi media e audiovisivi, che la stessa delega si era prefissata. […] È chiarito l’ambito di applicazione di diverse disposizioni di principio, estendendone la portata a tutti i fornitori di servizi media, sia audiovisivi sia radiofonici, indipendentemente dalla tecnologia di trasmissione”.
Pubblicati oggi anche i resoconti della Commissione Ambiente-TLC del Senato e il relativo schema di parere favorevole – Senato: al riguardo si evidenzia che le relative osservazioni, con particolare riferimento agli obblighi di investimento, sono diverse da quelle contenute nello schema di parere della Camera, non essendo peraltro prevista la rimodulazione al 70% della quota relativa alle opere di espressione originale italiana e prevedendosi una riduzione al 15% (e non al 16%, come previsto nel parere della Camera) dell’obbligo di investimento in opere audiovisive europee prodotte da produttori indipendenti. In più, a differenza del parere della Camera, è presente un inciso su una rilevante riduzione delle sanzioni per la violazione degli obblighi, ivi inclusa la proposta di soppressione del riferimento all’1% del fatturato annuo (ultimo punto delle osservazioni).
Si segnala inoltre anche la presentazione di uno schema di parere alternativo Senato Gruppo PD, le cui osservazioni – per quanto di maggiore interesse – vertono principalmente sulle produzioni indipendenti e sugli strumenti di sostegno pubblico al cinema. Sul punto, si evidenzia che il Pres. Fazzone – su richiesta del sen. Basso – si è riservato di valutare la possibilità di integrare parte delle relative osservazioni nel parere finale della Commissione. Il seguito dell’esame al Senato è previsto nella seduta odierna, già a partire dalle ore 13.
In ultimo, si comunica che in sede di osservazioni, sempre al Senato, la Commissione Cultura non ha invece proseguito l’esame nella giornata di ieri.