Comunicato Stampa ANICA
Manovra. Con tagli e incertezza si rischia fuga dall'Italia
Riduzione del taglio al Fondo Cinema e Audiovisivo non risolve nessuno degli effetti disastrosi per il Settore
12/12/2025
La riduzione del taglio al Fondo Cinema e audiovisivo non risolve nessuno degli effetti disastrosi che la legge di bilancio genera sull’industria dell’audiovisivo, illustrati e spiegati in dettaglio al Governo e a tutti i gruppi parlamentari nel corso delle ultime settimane.
Se non ci sarà un deciso ripensamento, soprattutto sullo slittamento di un anno delle regole che trasformano un incentivo di successo nella lotteria del click day, la delocalizzazione della produzione, che sarà visibile da marzo 2026, si estenderà ai progetti in sviluppo da quel momento in poi. Azzerando in un attimo la crescita a doppia cifra avvenuta negli ultimi 10 anni e mettendo a rischio l’esistenza di migliaia di imprese e i posti di lavoro da cui dipendono decine di migliaia di famiglie.
Le risorse che sono state parzialmente trovate non sono sufficienti, ma non è mai stato questo il vero problema. Bisognerà vedere quale azienda seria deciderà di rimanere a lavorare in Italia, o di programmare investimenti dall’estero, in balia dell’incertezza assoluta e del capriccio della sorte. L’allarme è stato lanciato a fine ottobre ma l’ascolto non c’è stato. Oppure emerge l’evidenza che l’industria audiovisiva, su cui è stata montata da due anni una campagna diffamatoria priva di fondamento, non è considerata strategica e può sparire dall'Italia.

