ANICA E APT: APPELLO PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA AUDIOVISIVO NAZIONALE

Il Parlamento e il Governo si accingono, nella loro responsabilità istituzionale, a proporre i nomi di coloro che dovranno amministrare la Rai nel prossimo triennio in un momento di crisi specifica del sistema televisivo.

L’aggravarsi della crisi sta inducendo i Gruppi televisivi a tagliare gli investimenti per raggiungere equilibri precari e di breve periodo: questi interventi hanno per effetto la distruzione dell’industria di produzione audiovisiva, la perdita del prodotto e quindi del futuro delle aziende televisive stesse.

In questo contesto, la missione di chi avrà l’incarico di dirigere la Rai è decisiva, come non mai, per l’intero sistema e per la sopravvivenza dell’industria del cinema, della fiction, dell’intrattenimento e del documentario. Per queste ragioni, i firmatari di questo appello, pur nel rispetto dell’autonomia di decisione delle istituzioni, chiedono fermamente che il nuovo gruppo dirigente della Rai unisca alle competenze manageriali e all’indipendenza, anche una profonda consapevolezza della specificità editoriale dell’azienda.

La salvezza del sistema audiovisivo italiano e lo sviluppo dell’industria di produzione indipendente, con la conseguente crescita di occupazione, sta nella capacità di guidare la Rai verso il recupero di un’autentica funzione di servizio pubblico. Questa  partita decisiva richiede una direzione forte dal punto di vista gestionale, ma capace di essere strumento di una visione dell’industria culturale nazionale, a partire dai suoi contenuti.

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