Primi commenti alla posizione SIAE sui trailer online

Alcuni rappresentanti del settore cine-audiovisivo hanno commentato la presa di posizione SIAE sui trailer online

09/11/2011 – IL PRESIDENTE ANICA RICCARDO TOZZI A E-DUESSE
«In questi ultimi giorni sono emerse due esigenze contrastanti. Da una parte per i produttori è utile che i trailer dei film circolino il più possibile. Capiamo, però, che bisogna tener presente anche l’esigenza della tutela dei diritti musicali legati ai trailer. Specifico, però, che i produttori acquistano questi diritti per i film, pagando cifre diverse se le musiche sono utilizzate solo per le pellicole o anche per la promozione». Continua Tozzi: «Se la Siae ha sollevato la questione, vuol dire che la richiesta è certamente fondata ma bisogna tener presente l’utilità che tutti ne derivano dal far circolare i trailer. Inoltre, bisogna tener presente che a monte c’è già il pagamento per l’utilizzo delle musiche anche in fase di promozione dei film. Per queste ragioni, se ci deve essere un’integrazione economica, che sia minima e che non metta in difficoltà i siti di cinema che fanno circolare i trailer. E questo nell’interesse non solo del web ma anche dei produttori». Conclude il presidente ANICA: «La nostra preoccupazione è legata al fatto che la richiesta Siae possa creare uno stop nella promozione dei film: È ragionevole che ci sia una remunerazione aggiuntiva ma non deve essere penalizzante; forse le richieste economiche avanzate dalla Siae non sono adeguate alla dimensione del problema».

 

09/11/2011 – COMUNICATO 100AUTORI
L’Associazione 100autori esprime alla SIAE la propria preoccupazione per la questione relativa ai trailers dei film sui siti web, per i quali è chiesta la remunerazione del repertorio musicale. Fatta salva l’inderogabile necessità di affermare la cultura del diritto d’autore anche nel mondo della rete e di ribadire che qualunque sfruttamento delle opere va adeguatamente remunerato, 100autori ritiene importante tenere nel massimo conto il valore strettamente promozionale del trailer e il fatto che il web è oggi l’unico canale per la promozione anche di opere indipendenti che non possono contare sulle risorse necessarie per la promozione televisiva o sulla stampa. 100autori si augura dunque che, come su altre materie, si instauri con la Siae un dialogo costruttivo mirato a trovare una soluzione che tuteli tutti gli interessi legittimi, quelli degli aventi diritto, quelli della libertà di informazione e quelli di quanti attraverso la rete trovano l’unica possibilità di promuovere la loro opere.

 

09/11/2011 – DICHIARAZIONE AVVOCATO GALLAVOTTI AD ASCA
”Il tema ormai e’ noto, ma credo ci sia ancora un po’ di confusione. Sembra che la SIAE lamenti che l’utilizzo della musica nel trailer avvenga senza l’autorizzazione preventiva degli aventi diritto. Ora, la SIAE sa bene che non e’ cosi: i produttori durante la realizzazione del film acquistano regolarmente i diritti di sincronizzazione delle musiche, sia originali che di repertorio, e l’acquisto solitamente comprende anche i c.d. diritti out of context, ossia i diritti di utilizzazione delle musiche del film anche non sincronizzate con le immagini, proprio per la loro utilizzazione nei trailer o attraverso altre forme di promozione”. ”Dunque – prosegue – si tratta di musiche per le quali gli aventi diritto non solo hanno concesso preventivamente la loro autorizzazione, ma hanno anche ricevuto un corrispettivo”. ”I trailer sono poi programmati anche dai siti dei produttori, distributori ed esercenti i quali, come e’ stato correttamente ricordato – attraverso le loro associazioni di categoria, hanno concluso con la SIAE un importante accordo collettivo di licenza che se ha riconosciuto la legittimita’ della pretesa della SIAE ha anche riconosciuto le particolari finalita’ promozionali del trailer a beneficio dell’intero settore audiovisivo e in particolare della filiera cinematografica, la quale attraverso i biglietti della sala consente poi alla SIAE di raccogliere i c.d. Piccoli Diritti Musicali previsti dalla normativa, per importi assai rilevanti”. ”A mio avviso – aggiunge – la finalita’ promozionale del trailer, per la quale la SIAE ha applicato sui siti di produttori e distributori tariffe contenute e sostenibili, non cambia se il sito che programma il trailer non e’ un sito istituzionale, ma un magazine di settore , sia perche’ la programmazione del trailer – e dunque dell’opera musicale in esso contenuta – e’ meramente strumentale e indiretta, si a perche’ si tratta spesso di contenuti accessori rispetto ad altri.” ”C’e’ anche da considerare che non tutti i trailer hanno musiche tutelate dalla SIAE, anzi diversi trailer non hanno affatto commenti musicali e dunque l’incidenza delle immagini programmate su questi siti ai fini della pretesa della SIAE e’ davvero modesta. Chi conosce il settore – conclude – sa bene, inoltre, che spesso sono assai modesti anche i volumi d’affari di questi magazine on line, i quali svolgono invece una insostituibile funzione promozionale e direi anche di aggregazione culturale”.

 

09/11/2011 – INTERVISTA A FILIPPO ROVIGLIONI SU PRIMISSIMA
Intervista a Filippo Roviglioni, Presidente Unione Distributori dell’ANICA.
“Grazie ai siti di cinema online i trailer, diventati merce sempre più rara visto che sia nei cinema che in tv si vedono sempre meno, hanno recuperato un ruolo importantissimo, come testimoniano anche i recenti sondaggi sul pubblico delle sale. Adesso questa richiesta della Siae di un pagamento di presunti diritti musicali da quantificare su ogni singola visione di ogni trailer, che suona come una vera e propria tassa, innesca il rischio molto concreto che i siti rinuncino a passare i trailer con conseguente danno per la promozione dei film. Credo che la Siae non si sia mossa molto bene, sia per come è stata proposta e comunicata in modo univoco questa richiesta, mettendo in oggettiva difficoltà tutti coloro che l’hanno ricevuta, e oltretutto scegliendo il momento peggiore, tenuto conto delle difficoltà del settore, non ultimo anche un rallentamento del mercato, per esigere una sorta di tributo anche legittimo sotto il profilo del diritto d’autore, ma che a mio avviso andava preventivamente discusso sia con gli editori dei siti interessati che con la nostra associazione. La distribuzione laddove come sembra stia succedendo, ci possa essere un oscuramento dei trailer online, perderebbe un elemento sempre più importante e delicato della promozione del film. In particolare verrebbero colpiti i film per giovani che sono i maggiori frequentatori dei multiplex e che rappresentano i tre quarti circa del pubblico. Sono i giovani infatti, come dimostrato dai sondaggi, i maggiori utenti di internet ed in particolare dei siti di cinema. Quindi verrebbe colpito un pubblico, che ormai non guarda più lo spot nella tv generalista, ma vive praticamente in simbiosi con il web, che rappresenta il suo principale veicolo di informazione e di collegamento con il proprio mondo. Non credo che il successo de I soliti idioti avrebbe avuto minimamente queste dimensioni se non avesse avuto la spinta che ha avuto dal web. Oscurare i trailer sotto Natale significherebbe fare un danno molto consistente a tutta la distribuzione. Oltretutto questi cosiddetti diritti Siae sono risorse che verrebbero tolte al mondo del cinema per andare nelle casse dei produttori musicali. Fermo restando il rispetto del diritto d’autore, credo che bisognerebbe rivedere questa materia, che prende in contropiede un settore che, ripeto, non sta vivendo un periodo dorato. Bisogna parlarne serenamente e senza pregiudizi. Così come viene proposto con un tetto di 10 ore questo prelievo forzoso va a danno sia di tutto il settore, visto che buona parte dei siti rinunceranno a mandare trailer del tutto, ma soprattutto a danno del cinema italiano che verrebbe escluso a priori, anche da quelli che accetterebbero il tetto delle 10 ore, privilegiando ovviamente i titoli più forti.  Se questa richiesta non dovesse essere modificata l’ulteriore preoccupazione che riguarda il cinema nazionale è fondatissima perché non c’è dubbio che i film di qualità o comunque non particolarmente commerciali si troverebbero ad pagare lo scotto rispetto ad opere più famose e popolari che finirebbero per esaurire il paniere mensile o trimestrale. Questo è un aspetto che non possiamo minimamente accettare: non è pensabile che questa associazione lasci passare una mortificazione o una ghettizzazione di questo tipo. La Siae sembra partire da un assunto, a nostro parere sbagliato, che i siti abbiano traffico perché sfruttano i trailer e non perché facciano un servizio di informazione. Senza considerare che il linguaggio di internet è ipertestuale ovvero un mix di parole, immagini, video raccolti da varie fonti. Non c’è dubbio che il trailer abbia una funzione di promozione e di informazione e pertanto arricchisca i contenuti del sito, ma non è certo l’unica cosa che venga proposta. Si dovrebbe valutare che in certi luoghi e certe destinazioni non possano far scattare il presupposto impositivo. La Siae sembrerebbe oltretutto non difendere nemmeno i propri interessi poiché boicottando la promozione dei film boicotta il suo core-business ovvero la percentuale che riscuote sui biglietti. Questa stessa riflessione è stata fatta proprio oggi dal Presidente dell’ANICA Riccardo Tozzi che in una comunicazione alla Siae su questo argomento, sottolineava come in effetti questo tipo di meccansimo finirebbe per diminuire gli introiti della Siae ed impoverire il mercato, perché i siti o comunque alcuni di loro, oscurerebbero i trailer. Quindi un danno per l’erario-siae e un danno molto più grave per noi, perché sappiamo quanto sia importante la promozione che arriva dal web. Quindi mi conferma che anche da parte vostra c’è un giudizio negativo su questa richiesta della Siae?  Negativo e preoccupato. Condivido pienamente le perplessità del Presidente Tozzi e l’auspicio di un incontro immediato con la Siae, affinché si delineino meglio sia i contesti nei quali la Siae ritiene di prelevare e inoltre si verifichi l’oggettiva ragionevolezza di quella richiesta, che ci sembra comunque abnorme. Pensa che il prossimo appuntamento delle Giornate Professionali di Sorrento potrebbe essere l’occasione di un tavolo di confronto patrocinato dall’ANICA e dall’Undc? Assolutamente si. Anzi a dire il vero mi sembra che l’appuntamento del 28 novembre sia anche troppo in ritardo rispetto all’urgenza di questo problema. Spero che si possa organizzare un incontro anche prima e magari fissare a Sorrento un secondo appuntamento”.

 

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