Rutelli rieletto Presidente ANICA: “industrie globali stanno cambiando, un’ ANICA rinnovata e dinamica sarà determinante per contribuire al cambiamento produttivo, creativo e competitivo”.

 

 

Comunicato Stampa

 

Roma, 9 Luglio 2019

 

 

Francesco Rutelli rieletto Presidente ringrazia l’Assemblea:
“industrie globali stanno cambiando, un’ ANICA rinnovata e dinamica sarà determinante per contribuire al cambiamento produttivo, creativo e competitivo”.

 

L’Assemblea dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) ha eletto questa mattina Francesco Rutelli nel ruolo di Presidente per il prossimo triennio (sino ad Ottobre 2022). Su indicazione unanime delle tre Sezioni (Produttori, Distributori, Industrie Tecniche) Rutelli è stato dapprima designato dalla Giunta ANICA come unico candidato, e oggi rieletto a scrutinio segreto all’unanimità.

 

La giornata di oggi è stata importante per l’ANICA anche per la coincidenza di tre eventi:

  • Il 75° anniversario della costituzione dell’Associazione, nata il 10 luglio 1944. Con lo scioglimento della FNFIS (che riuniva le industrie dello Spettacolo durante il regime fascista), il primo Presidente eletto di ANICA (allora, Associazione Nazionale delle Industrie Cinematografiche ed Affini) fu Alfredo Proia; egli riprese, già durante la II Guerra Mondiale, la spinta ad una valorizzazione imprenditoriale, e non solo di propaganda, delle attività cinematografiche. Nel dopoguerra, l’ANICA sarebbe stata protagonista di una vera e propria stagione di riscatto dell’immagine internazionale dell’Italia attraverso il Cinema;

 

  • La firma, avvenuta presso la sede dell’Associazione, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti dell’Industria Cineaudiovisiva. Al tavolo del rinnovo, con i Presidenti dell’ANICA e delle sue tre Sezioni, i Segretari di SLC/CGIL, di FISTel/CISL e di UILCOM/UIL.

 

  • La 2° riunione del Consiglio Cinema, Audiovisivo, Digitale. Due i punti all’ordine del giorno del nuovo Consiglio, fortemente voluto da Francesco Rutelli per connettere i diversi mondi della creatività e delle industrie cinematografiche, audiovisuali e digitali nei cambiamenti e nella competizione globale:

Industrie dei contenuti e trasformazioni digitali: equilibri, compromessi, alleanze.
I nuovi orizzonti della regolazione, internazionale, europea, italiana; le scelte di Google; gli obiettivi delle imprese italiane che creano, producono, distribuiscono. A confronto Antonio Nicita (Commissario AGCOM), Francesca Mortari (Direttore YouTube South Europe), Riccardo Tozzi (Cattleya, ANICA), con un dialogo aperto ai partecipanti al Consiglio.

Come qualificare in modo strategico le attività di Formazione e Istruzione oggi carenti nella filiera.
Le nostre proposte.

 

Secondo Rutelli, “la crescita dell’ANICA, cui partecipano le grandi associazioni dell’Esercizio, quelle dei Cartoonist e degli Esportatori, è marcata dal rafforzamento delle sezioni dei Produttori, dei Distributori e delle Imprese Tecniche, e dall’ingresso di nuove aziende fornitrici di servizi all’avanguardia, creatrici di contenuti digitali e promotrici di talenti, di nuovi produttori originari, di editori di contenuti audiovisivi specializzati.

Il 2019 segna una positiva inversione di tendenza nelle sale cinematografiche, frutto anche della collaborazione di tutta la filiera per rilanciare la stagione estiva; vedrà l’approvazione – grazie ad un costante dialogo con il governo – delle nuove norme per gli investimenti e la programmazione da parte delle tv e delle piattaforme digitali; la prosecuzione, speriamo accelerata e semplificata, dell’attuazione della Legge 220/2016.

Il prodotto della creatività italiana è in crescita, con una domanda che richiede maggiori investimenti privati e una sicura regia pubblica per far fronte agli enormi investimenti di nuovi soggetti globali in cinema e audiovisivo nei maggiori paesi europei e nel mondo. La crescente domanda di contenuti richiede anche di rafforzare le nostre capacità di co-produrre per un pubblico internazionale e di formare nuove professionalità in grado di competere in un ecosistema creativo e industriale radicalmente trasformato”.

 

 

 

 

 

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