Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali

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L’attualità di ANICA e gli aggiornamenti sui temi principali del settore

20/1/2023

  Cari Associati  

Il Ministero della Cultura ha pubblicato, con D.M. rep. 8 del 13/01/2023, l’ Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche da realizzarsi nell’anno 2023 e per il triennio 2023-2025.

Inoltriamo a seguire una sintesi dei contenuti principali del decreto, elaborata inizialmente dalla Federazione Italiana dell’Industria Culturale cui ANICA aderisce.

Contesto internazionale. In ambito UE il Ministero lavorerà per:

- rafforzare il coordinamento delle politiche culturali dei Paesi membri nell’ambito del “Piano cultura 2023-2026”, tenendo comunque presente la tutela dell’interesse nazionale;

- collaborerà con le Istituzioni comunitarie per dare piena ed efficace attuazione del nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per cogliere tutte le opportunità di sviluppo e di lavoro per gli operatori della cultura che derivano dai finanziamenti comunitari;

- proiettare la cultura italiana nel mondo insieme al MAECI quale opportunità di sviluppo per l’industria culturale e promozione dell’immagine dell’Italia all’estero.

Contesto nazionale. In ambito nazionale il Ministero lavorerà per:

- la tutela e la valorizzazione, anche economica, del patrimonio culturale, materiale e immateriale;

- incrementare la capacità di automantenimento dei diversi istituti e luoghi della cultura in modo da ridurre il fabbisogno di finanziamento pubblico e, nel contempo, generare sviluppo economico per i diversi segmenti del sistema produttivo;

- supportare la filiera dell’editoria libraria anche per le biblioteche degli enti territoriali aperte al pubblico, favorendo l’acquisto di libri;

- potenziare la sinergia tra istituzioni pubbliche e settore privato allo scopo di migliorare la fruizione del patrimonio culturale della Nazione, in particolare, per i siti minori appartenenti al Ministero, si valuteranno forme di concessione d’uso a terzi;

- formulare indirizzi al fine di ridurre al minimo i casi di concessione a titolo gratuito di beni culturali, mobili o immobili, anche in occasione di mostre o esposizione, in Italia o all’estero;

- proteggere il patrimonio rappresentato dalle immagini, anche digitali, del nostro patrimonio culturale, attraverso un’adeguata remuneratività che tenga conto dei principi di cui agli articoli 107 e 108 Codice dei beni culturali e del paesaggio;

- rivedere le tariffe di ingresso negli istituti e nei luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio;

- rivedere i meccanismi normativi che riguardano l’iter di approvazione dei progetti e l’erogazione dei contributi per lo spettacolo dal vivo, anche incentivando il reperimento di fondi diversi da quelli pubblici, prevedendo anche come elemento qualificante per l’erogazione del contributo, il coinvolgimento di artisti italiani;

- riservare un’attenzione elevata alle sale cinematografiche, incentivando la visione in sala di film italiani da parte degli spettatori, puntando su una riduzione del prezzo del biglietto di cui si farà carico lo Stato;

- sviluppare e rafforzare il Piano Nazionale Cinema e Immagini e, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, verrà potenziata l’attività di formazione degli insegnanti, rendendo strutturale l’utilizzo del linguaggio cinematografico nei piani scolastici.

Nello specifico le cinque priorità riguardano:

  1. Realizzare azioni di prevenzione e protezione del patrimonio culturale in caso di calamità, dissesto idrogeologico o altri eventi naturali

 

  1. Valorizzazione, anche economica, del patrimonio culturale e promozione dello sviluppo della cultura

 

  • prevedere il prestito a titolo oneroso delle opere d’arte per mostre in Italia e all’estero, al fine di reperire risorse economiche aggiuntive per l’automantenimento degli istituti e luoghi della cultura;
  • definizione di un tariffario unico ministeriale avente ad oggetto ogni forma di concessione a terzi dell’uso individuale dei beni culturali, anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie (blockchain);
  • attuare il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale, anche al fine di mettere a reddito il patrimonio di immagini digitalizzato mediante concessione a terzi a titolo oneroso;
  • assicurare il tempestivo svolgimento delle procedure di affidamento dei servizi aggiuntivi negli Istituti culturali, anche al fine di incrementare le tipologie di servizi vendibili a terzi;
  • creare un Polo di conservazione digitale, attuato dall’Archivio centrale dello Stato, per garantire la sicurezza, l’uso e l’accessibilità a lungo termine degli archivi digitali;
  • centralizzare l’attività di concessione delle immagini del patrimonio culturale statale, anche mediante definizione di corrispettivi minimi uniformi dei canoni nel caso in cui l’utilizzo delle immagini abbia finalità commerciali;
  • assicurare l’attuazione dei programmi di intervento finalizzati a realizzare la piena accessibilità degli istituti e luoghi della cultura, anche mediante il superamento delle barriere fisiche, senso percettive e cognitive;
  • creare un portale informatico in cui evidenziare e spiegare ogni diversa forma di sostegno privato alla cura del patrimonio culturale di appartenenza pubblica, anche con evidenziazione degli effetti finanziari di tale cooperazione pubblico-privata;
  • predisporre appositi strumenti di verifica del grado di soddisfazione degli utenti;
  • promuovere e sostenere l’arte e l’architettura contemporanee in Italia e all’estero e le industrie culturali e creative.

 

 

  1. Rapporti internazionali. Patrimonio culturale immateriale

 

  • sviluppare la rete di accordi, protocolli esecutivi e memorandum culturali per lo sviluppo dell’industria culturale e per la promozione dell’immagine dell’Italia all’estero.

 

 

  1. Sostegno dello Spettacolo, del Cinema e dell’Audiovisivo

 

  • razionalizzare i meccanismi normativi che riguardano l’iter di approvazione dei progetti e l’erogazione dei contributi pubblici;
  • ridefinire i criteri del Fondo nazionale per lo spettacolo, anche con ottica premiante, mediante incentivazione del reperimento di fondi diversi da quelli pubblici e il coinvolgimento di artisti italiani;
  • prevedere, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, la realizzazione di progetti di formazione di figure professionali dello spettacolo;
  • prevedere una maggiore sicurezza sociale e previdenziale per gli artisti;
  • studiare meccanismi di tutela per gli artisti italiani e per le etichette indipendenti nazionali attraverso una congrua presenza nella diffusione radiofonica e televisiva;
  • riservare attenzione alle sale cinematografiche incentivando la visione in sala di film italiani da parte degli spettatori, anche attraverso una riduzione del prezzo del biglietto;
  • introdurre strumenti finanziari in grado di favorire e incentivare le aggregazioni fra aziende italiane e la loro crescita sui mercati internazionali;
  • rafforzare il Piano Nazionale Cinema e Immagini nelle scuole e, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, potenziare le attività di formazione degli insegnanti, rendendo strutturale l’utilizzo del linguaggio cinematografico nei piani scolastici;
  • migliorare e affinare ulteriormente le strategie di promozione del cinema e dell’audiovisivo italiani sui mercati internazionali e per converso potenziare misure di attrazione di investimenti internazionali in Italia, potenziando lo studio e la conservazione delle fonti cinematografiche conservate all’interno degli archivi storici come quello Luce o della Cineteca Nazionale;
  • integrare l’attività di formazione di Cinecittà con l’attività di alta formazione offerta dal Centro Sperimentale di Cinematografia, al fine di valorizzarla e svilupparla ulteriormente.

 

 

  1. Migliorare l’organizzazione e il funzionamento dell’Amministrazione

 

  • Incrementare la redditività economica degli istituti e luoghi della cultura.

 

Per tutti i chiarimenti e per ulteriori aggiornamenti si invita a visitare il sito internet istituzionale del Ministero della Cultura.